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Grafico fornito da TradingView
Prima di vendere o comprare azioni Zoom, bisogna innanzitutto disporre delle conoscenze necessarie all’analisi di questo valore. È per questo motivo che proponiamo ora di scoprire tutti i dati necessari a questa analisi illustrando le attività esatte di questa impresa statunitense, i suoi principali concorrenti, le sue partnership recenti e i suoi principali punti di forza e di debolezza. Ci interessiamo inoltre all’analisi fondamentale e ai dati borsistici generali.
Pagamenti di dividendi
Comprare azioni Zoom dà diritto a dividendi?
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Informazioni sulle azioni Zoom
ISIN: US98980L1017
Ticker: NASDAQ: ZM
Indice o mercato: Nasdaq
 

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Elementi da considerare prima di vendere o comprare azioni Zoom

Analisi n.1

Per prima cosa, bisogna seguire lo sviluppo del mercato internazionale di Zoom che si estende, in particolare, in Cina, dove si registra una fortissima crescita, e in India, un mercato molto promettente in cui la domanda dovrebbe crescere.

Analisi n.2

Le decisioni strategiche e i cambiamenti di strategia del gruppo relativi alla fidelizzazione dei clienti acquisiti o all’acquisizione di nuovi clienti è un altro fattore da monitorare.

Analisi n.3

Le partnership che il gruppo potrebbe stringere con altre grandi imprese per valorizzare i propri servizi o per raggiungere un pubblico più grande sono interessanti come indici di una probabile crescita delle sue attività.

Analisi n.4

È necessario tenere d’occhio la concorrenza di questo settore di attività che è sempre più ricercato dalle imprese tecnologiche.

Analisi n.5

Infine, la ricerca e l’innovazione sono ovviamente al centro della strategia di crescita di Zoom e vanno seguiti i progressi tecnologici che l’impresa realizza nel tempo.

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Cosa devo sapere prima di vendere o comprare azioni Zoom?

Comprare azioni Zoom

Proponiamo ora di scoprire un po’ più di informazioni sulla società Zoom descrivendo le sue attività principali e i differenti mercati su cui opera.

Il gruppo Zoom Video Communications Inc è una società statunitense specializzata nel settore tecnologico. Per la precisione, Zoom è uno specialista della fornitura di servizi di teleconferenza e di videoconferenza.

Per tali servizi, gestisce una piattaforma di comunicazione a distanza che combina videoconferenza, voce, audio, condivisione dello schermo, funzionalità di chat e altri servizi. La piattaforma è accessibile sia utilizzando dei computer che dei dispositivi mobili come tablet e telefoni.

È anche interessante conoscere la ripartizione geografica delle attività di Zoom. L'impresa realizza l’80,4% del proprio fatturato in America, l’11,4% in Europa, Medio Oriente e Africa e l’8,2% in Asia Pacifica.

Crediti fotografici: ©unitysphere/123RF.COM

Concorrenza

Passiamo ora alla scoperta dell’ambiente concorrenziale di Zoom presentando i suoi principali avversari sul mercato:

Webex Communications Inc

 Questa impresa statunitense propone dei software di videoconferenza e di web conferenza on demand. Appartiene al gruppo Cisco e commercializza, in particolare, i software Meeting Center, Training Center, Event Center, Support Center, Sales Center, Webex Office e Webex Connect.

Microsoft 

 Il gruppo statunitense Microsoft gestisce anch’esso, dal 2016, una sua propria applicazione di comunicazione collaborativa chiamata Microsoft Teams. L’applicazione, che viene proposta in 25 lingue e in 181 paesi, si integra al pacchetto Microsoft Office 365 e a Skype ed offre delle estensioni che possono essere integrate ad altri prodotti.

Google 

 Ovviamente, anche il gigante Google ha il suo proprio servizio di videoconferenza, Google Meet, che sostituisce Google Hangout. Lanciato da principio come servizio commerciale, Google Meet è stato proposto gratuitamente ad aprile 2020, durante la fase di confinamento dovuto alla crisi del Coronavirus, in una versione consumer.

Adobe 

 Infine, Adobe propone il software di conferenze online Adobe Connect che viene venduto o noleggiato agli utenti. Consente di effettuare delle riunioni online e dell’e-learning nonché di creare dei contenuti interattivi utilizzabili. Da notare che il software è stato in origine sviluppato da Macromedia sotto il nome di Breeze ed è stato acquistato da Adobe nel 2005.


Alleanze strategiche

Dopo aver fatto conoscenza con i principali concorrenti di Zoom, passiamo alle partnership che il gruppo ha stretto recentemente e che hanno portato ad un rialzo delle sue azioni in Borsa.

Manchester City Football Club

 Zoom ha sottoscritto una partnership con il Manchester City Football Club diventando così il partner ufficiale del club nel settore della comunicazione video. Come contropartita la società statunitense godrà di una grande visibilità in occasione degli eventi del club anche grazie a della pubblicità all’Etihad Stadium.

Logitech

 Un’altra interessante partnership è quella stretta tra Zoom e la società Logitech. Grazie a questa alleanza i clienti di Logitech possono trasformare le piccole, medie e grandi sale riunione in Zoom Room grazie ad una funzionalità che permette con un semplice controllo touch di lanciare una riunione e condividere contenuti, sia in wireless che in connessione HDMI. Questo sistema preconfigurato include tutto quello di cui un’impresa ha bisogno per attivare una videoconferenza Zoom Room ovvero

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Gli elementi a favore di un rialzo della quotazione delle azioni

Vuoi vendere o comprare azioni Zoom e quindi sapere come questa impresa possa svilupparsi economicamente nei prossimi anni, bisogna conoscere perfettamente i suoi punti di forza e di debolezza di cui proponiamo quindi di scoprire quali sono i principali.

  • Per quanto riguarda i vantaggi di cui dispone il gruppo Zoom per far fronte efficacemente alla concorrenza del suo settore, vanno segnalati i seguenti elementi:
  • In primo luogo, va notato che l’applicazione sviluppata da Zoom si è distinta per la sua semplicità d’uso. L’impresa ha infatti voluto rendere più fluide le comunicazioni video e ci è riuscita fornendo una soluzione di riunione online semplice e di facile utilizzo. L’uso dell’applicazione come invitato non richiede alcuna installazione o iscrizione e chiunque può partecipare a una riunione. L’applicazione è inoltre molto semplice da configurare e installare quando necessario ed è quindi un prodotto evolutivo per tutti i tipi di utenti.
  • Un altro vantaggio innegabile di cui beneficiano il gruppo Zoom e la sua applicazione è l’interesse per la soddisfazione del cliente attraverso lo sviluppo di alcune opzioni e funzionalità. Ciò riguarda in particolare la possibilità di utilizzare uno sfondo virtuale, funzionalità che è piaciuta moltissimo agli utenti. Questa funzionalità innovativa permette all’utente di visualizzare un’immagine, o anche un video, sullo sfondo della riunione, il che conferisce un aspetto più ludico o permette di nascondere l’ambiente reale in cui ci si trova.
  • Tra i vantaggi di cui dispone Zoom, si può anche sottolineare la qualità della strategia di espansione internazionale dell’impresa. Infatti, se si considera il fatturato del gruppo per l’anno fiscale 2019 nelle regioni Asia Pacifica,  Europa, Medio Oriente ed Africa, che rappresentano il 19% del fatturato totale, si può constatare che tale espansione è riuscita. Zoom gestisce infatti dei centri di ricerca e sviluppo in Cina con oltre 700 dipendenti. È noto che in India si è recentemente registrata una crescita delle start-up tecnologiche che hanno raccolto un totale di 14.5 miliardi di dollari nel 2019, 25 volte più che nel 2010. Ciò aumenta la domanda di soluzioni di riunione affidabili. Il gruppo Zoom ha esteso il proprio servizio Zoom Phone in 11 paesi europei ed ha aggiunto altri ospiti multilingua, rendendo i servizi disponibili a un pubblico ancora più vasto in tutto il mondo.
  • Infine, la strategia Freemium attuata dal gruppo nella sua fase iniziale è stata saggia in quanto ha notevolmente semplificato l’acquisizione dei clienti da parte di Zoom. Questa strategia, basata sulla gratuità dei servizi di base, ha consentito a Zoom di entrare sul mercato delle conferenze online già molto denso in concorrenza . Infatti, tale gratuità ha spinto gli utenti ad aderire alla piattaforma abituandosi ad essa, il che consente a Zoom di trasformarli in clienti a pagamento, cogliendo alcune possibilità di vendita incentivanti.
fattori negativi per le azioni Zoom
Gli argomenti a favore di un ribasso della quotazione delle azioni

Naturalmente, come si può immaginare, il gruppo Zoom, pur avendo molti punti di forza, presenta anche alcuni punti deboli importanti che ora ci apprestiamo a discutere.

  • In primo luogo, si rileva un difetto di questa applicazione web spesso citata dagli utenti e che riguarda il fatto che non fornisce ancora la crittografia end-to-end. Quanto meno, questo è quanto ha rivelato un portavoce dell’impresa all’inizio del 2020. Attualmente, infatti, l’applicazione Zoom utilizza una connessione TLS per la cifratura, il che significa che i messaggi e il contenuto della riunione sono cifrati tra l’apparecchio dell’utente e il server di Zoom. Tuttavia, quando un utente ha una riunione, Zoom può accedere al contenuto della riunione non cifrata. È per questo motivo che alcune importanti imprese e istituzioni come Google o la NASA hanno vietato l’uso di tale applicazione.
  • Anche la concorrenza sul mercato delle conferenze web è molto forte e le funzionalità sviluppate dagli avversari di Zoom sono spesso equivalenti alle sue.  Da notare inoltre che i concorrenti diretti di Zoom sono dei sistemi di comunicazione presenti da lunga data come Cisco Webex, GoToMeeting e i pacchetti di produttività come Google Meets o Microsoft Teams. Inoltre, questi concorrenti spesso individuano le nuove funzionalità di Zoom e ne sviluppano nuove analoghe, lasciando così agli utenti la possibilità di scelta.
  • Infine, l’ultimo difetto che si può citare per quanto riguarda Zoom consiste nelle sue possibilità di crescita. Infatti, è durante la pandemia di Covid-19 che il gruppo ha avuto successo, profittando del telelavoro per farsi conoscere. Nessuno sa ancora se gli sarà possibile continuare su questa strada a più lungo termine una volta terminata la crisi sanitaria.
Le informazioni fornite in questa pagina sono solo indicative e non devono essere utilizzate senza effettuare un’analisi fondamentale più completa di questo titolo, tenendo conto, in particolare, dei dati esterni, delle pubblicazioni future e di qualsiasi notizia di natura fondamentale che potrebbe far evolvere questi punti di forza e di debolezza o renderli più o meno gravosi. Queste informazioni non costituiscono in alcun modo dei consigli per la realizzazione di transazioni né un incentivo ad comprare o vendere un attivo.

Domande frequenti

Quali sono i principali azionisti privati del gruppo Zoom?

Il gruppo Zoom Video Communications appartiene in parte a degli azionisti privati tra cui: Artisan Partners 6.13%, Hilhouse Capital Advisors 5.89%, Bin Yuan 4.21%, Morgan Stanley Investment Management 4%, The Vanguard Group 3.30%, T Rowe Price Associates 2.45%, Salesforce Com 2.37%, Fidelity Asset management Canada 2.34%, Comprehensive Financial Management 2.26% e Baillie Gifford 2.10%. Il resto del capitale del gruppo è flottante e quindi scambiato liberamente sul mercato.

Quando e come è stata creata la società Zoom?

La società Zoom è stata creata nel 2011 da Eric Yuan, un ingegnere di Cisco Systems, e dalla sua unità commerciale di collaborazione WebEx. Lanciato a gennaio 2013, il servizio riscuote rapidamente il successo e la società crea molte partnership con dei fornitori di software BtoB come Redbooth. Dalla sua creazione l’impresa non ha smesso di guadagnare quote di mercato e di accelerare la propria crescita fino a diventare la società di dimensione internazionale che è oggi.

Quando è avvenuta l’introduzione in Borsa della società Zoom?

La società Zoom ha presentato una domanda di accesso al NASDAQ a marzo 2019 ed ha effettuato il proprio ingresso in Borsa il 18 aprile dello stesso anno con le azioni che hanno guadagnato oltre il 72% dopo una prima offerta pubblica a 36 $ per azione. In appena un anno le azioni hanno raggiunto i 160$. Da notare che la crescita dell’impresa ha conosciuto un vero e proprio boom ad inizio 2020 in coincidenza con l’epidemia di Covid-19.

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