Perché è importante vendere le azioni al momento giusto?
In primo luogo, cerchiamo di capire meglio perché sia importante determinare con precisione il momento migliore per vendere le proprie azioni. Come probabilmente tutti sanno, il momento dell’acquisto di titoli, il più delle volte al miglior prezzo, cioè al prezzo più basso, è una scelta importante in una strategia di investimento ma è altrettanto importante, a volte ancora di più, sapere quando separarsi da tali titoli, anche se è chiaro che una scelta saggia di entrata e uscita dal mercato sarà la strategia più intelligente.
L'acquisto di un titolo al momento giusto e al prezzo giusto permette effettivamente di generare profitti ma è al momento della vendita che si incassa concretamente il profitto. Si dice che un titolo conservato non è perdente ma ovviamente non è neanche vincente e non genera alcun guadagno fino a che rimane nel proprio portafoglio tranne per quanto riguarda il dividendo.
Molti trader conservano le azioni che hanno delle plusvalenze latenti ma non riescono a decidere di incassare i profitti al momento giusto e quando alla fine la tendenza della quotazione del titolo si inverte si trovano con delle posizioni negative. Allo stesso modo, dei trader possono conservare dei titoli in ribasso nella convinzione che ripartiranno al rialzo e si ritrovano con una perdita ancora più elevata.
Sapere vendere le proprie azioni al momento giusto è quindi un prerequisito indispensabile se si desidera che le proprie posizioni siano un investimento redditizio in Borsa.
Delle buone conoscenze e un’eccellente strategia Due elementi essenziali!
Il primo consiglio che possiamo dare circa il momento opportuno per vendere le proprie azioni è di assicurarsi di disporre delle conoscenze e dell’esperienza sufficienti ad investire in Borsa dopodiché è necessario mettere in atto una strategia alla quale bisogna poi attenersi. Infatti, se ci si è posto un obiettivo di quotazione che si ritiene interessante per le azioni scelte, si può decidere di venderle non appena lo si raggiunge senza lasciarsi prendere dalla tentazione di aspettare che la quotazione aumenti ulteriormente. Psicologicamente, questo può essere davvero molto pericoloso perché, più punti il titolo guadagnerà, più ci si blocca in questa strategia.
Quando il titolo inizia a invertire la tendenza e a perdere punti, si rischia di vivere l’evento come una delusione anche se la posizione rimane in gran parte vincente. Inconsciamente si finisce per sperare che il titolo tornerà al suo livello superiore precedente e lo si conserva nonostante questo segnale d'allarme. Naturalmente, si tratta di una strategia estremamente pericolosa, perché nella maggior parte dei casi questa ripresa non si manifesta. Il segnale di vendita è presente e il titolo quindi continuerà nella sua tendenza al ribasso fino a che finalmente ci si decide a vendere, spesso al di sotto del proprio obiettivo originale. In alcuni casi, la decisione di vendere arriva appena prima che il titolo arrivi finalmente a un rimbalzo importante.
Nell'ipotesi descritta, sono state le emozioni a guidare le scelte ma le emozioni non conducono a un comportamento razionale, come spesso avviene nel gioco d'azzardo. Il risultato di questa incapacità di controllare le proprie emozioni è un guadagno inferiore all’obiettivo precedentemente fissato o addirittura una perdita. Quindi, bisogna saper cogliere l'opportunità di vendere quando si presenta senza aspettarsi troppo da una posizione che sta guadagnando valore.
Tutti gli investitori esperti e redditizi possono affermarlo: una delle chiavi del successo nel trading borsistico è la capacità di incassare i propri guadagni al momento giusto senza attendere oltre. Senza questa capacità, non si sopravvive a lungo nella giungla dei mercati finanziari. Peggio ancora, non reagire a tempo vendendo le azioni senza essere troppo avidi può portare a perdite finanziarie molto grandi.
Saper individuare il momento giusto per le proprie prese di posizione
È ovvio che un buon trading di azioni si basa sulla capacità di investire in un'azione quando ha il prezzo più basso possibile e di rivenderla quando il suo prezzo raggiunge un massimo ma questo non tiene conto dell’imprevedibilità dei mercati finanziari. Infatti, è assolutamente impossibile prevedere con precisione tutti i movimenti di questi mercati ed è il momento giusto che bisogna cercare di trovare per non commettere errori.
Uno degli errori più frequenti dei trader meno esperti è di cercare a tutti i costi di comprare al prezzo più basso e rivendere al prezzo più alto. Per evitare questo errore, è necessario essere in grado di individuare i cambiamenti delle tendenze e quindi avere una certa esperienza nell'analisi del mercato azionario.
Infatti, non è mai possibile sapere quando una tendenza si concluderà o si invertirà e soltanto l’esperienza e la capacità strategica faranno la differenza.
Quali sono le situazioni in cui le azioni vengono più spesso vendute?
Studiando i movimenti di acquisto e vendita delle azioni sui grafici borsistici, si osservano delle reazioni di mercato specifiche in relazione a determinate situazioni. In altre parole, si constata che una gran parte degli investitori vendono i propri titoli contemporaneamente. Diamo un'occhiata a questi eventi.
Naturalmente, se ci si rende conto di aver commesso un errore nell’analisi preventiva del titolo acquistato, l'intera strategia è rimessa in questione diventando meno adeguata o perfino pericolosa. Di conseguenza, se gli elementi che hanno spinto ad acquistare dei titoli non sono più validi, non bisogna attendersi a che diventino validi in seguito. Il rispetto della propria strategia è effettivamente la base stessa del successo in Borsa. Di conseguenza, se ci si accorge di un tale errore, si può scegliere di rivendere i propri titoli senza cercare di ottimizzare i guadagni.
Naturalmente, è possibile che in seguito si rimanga delusi di non aver conservato i titoli se questi dovessero infine risalire ma bisogna rassicurarsi dicendosi che ciò non faceva parte della propria strategia e, a termine, si sarebbe potuta subire una perdita più o meno elevata. In effetti, in caso di errore di analisi, è meglio accettare una piccola perdita piuttosto che una più grande che potrebbe arrivare fino alla perdita totale del capitale e all’impossibilità di recuperare in seguito. Al contrario, è saggio, in questo caso particolare, sapere imparare dai propri errori.
Uno dei casi in cui si osservano forti vendite di titoli coincide con un aumento volatile della loro quotazione. Molti trader, vedendo un aumento improvviso del prezzo dell’azione, si mostrano prudenti e la rivendono immediatamente. In effetti, le tendenze al rialzo più forti sono spesso anche le più brevi, il che rappresenta un rischio. In questa situazione, gli investitori esperti spesso preferiscono incassare i guadagni ed eventualmente comprare nuovamente gli stessi titoli quando si verifica l'inversione al ribasso e applicano la stessa strategia di investimento. In ogni caso, un piccolo guadagno è comunque un guadagno ed è buono da incassare.
Infine, l'ultimo caso che spesso porta alla vendita di azioni riguarda il caso in cui la valutazione di una società non sia più definita dal prezzo dei suoi titoli. Infatti, sebbene si possa considerare che la valutazione di un'impresa è un elemento concreto e matematico e che il prezzo di un titolo sarà, in un momento o nell'altro, il risultato di tale valutazione, da un certo punto di vista questa rimane incerta e niente è sicuro a priori. È infatti noto che in Borsa nulla è prevedibile. Può quindi essere rischioso vendere un’azione perché ha una sopravvalutazione rispetto a un titolo concorrente o comprare un’azione che è meno valutata di altre. In effetti, la sovra o sotto valutazione di un’azione da parte del mercato non è necessariamente fondata e la reale situazione economica dell’impresa finisce spesso per prendere il sopravvento. È infatti possibile, e persino comune, che dei titoli valgano molto di più dei loro profitti futuri e che continuino a crescere fino a quando il mercato li valuta infine al valore reale. I trader esperti prestano molta attenzione alla valorizzazione delle aziende in cui investono e, in particolare, tengono d’occhio le valorizzazioni che battono dei record chiedendosi se non rappresentino una bolla. In tal caso, nella maggior parte dei casi decidono di vendere al più presto prima che la bolla scoppi.